Se stai per affittare un appartamento — magari il primo che possiedi o uno che hai appena ristrutturato — c’è una domanda che prima o poi ti farai: “Come faccio a essere sicuro che la persona a cui lo affitto sia affidabile?”
E qui entra in gioco una pratica tanto semplice quanto efficace: chiedere le referenze.
Sì, ma come farlo senza risultare invadenti o indiscreti? Questa guida è qui per aiutarti.
Indice
- 1 Perché chiedere le referenze non è un segno di sfiducia
- 2 Cosa si intende per referenze in ambito affitti
- 3 Il momento giusto per chiedere le referenze
- 4 Come formulare la richiesta in modo naturale
- 5 Quali referenze chiedere (senza esagerare)
- 6 Come verificare le referenze ricevute
- 7 La questione della privacy
- 8 E se l’inquilino non ha referenze?
- 9 Il ruolo dell’agenzia immobiliare
- 10 Errori da evitare quando chiedi le referenze
- 11 Un esempio di richiesta scritta
- 12 Conclusioni
Perché chiedere le referenze non è un segno di sfiducia
Molti proprietari alle prime armi hanno paura di “mettere in imbarazzo” il potenziale inquilino chiedendo informazioni.
In realtà, chiedere referenze non è un gesto di diffidenza, ma un passaggio di buon senso.
Prova a pensarci: stai affidando a qualcuno il tuo immobile, spesso frutto di anni di lavoro e sacrifici. È naturale voler sapere qualcosa in più della persona che lo abiterà.
Un inquilino serio e affidabile capirà subito il perché della richiesta e sarà il primo a collaborare.
Al contrario, chi reagisce male o si mostra evasivo può far scattare qualche campanello d’allarme.
Cosa si intende per referenze in ambito affitti
Quando si parla di referenze per un affitto, ci si riferisce a informazioni o documenti che aiutano il locatore a valutare l’affidabilità di un candidato.
Possono essere:
- Una dichiarazione del precedente proprietario
- Una lettera del datore di lavoro
- Copia delle ultime buste paga
- Una presentazione scritta della persona
L’obiettivo non è “indagare” nella vita privata dell’inquilino, ma capire se ha la stabilità economica e la serietà per onorare il contratto.
Il momento giusto per chiedere le referenze
Non c’è una regola scritta, ma c’è una buona prassi.
Il momento ideale è dopo la prima visita all’immobile e prima di avviare la trattativa finale.
Se chiedi subito, rischi di sembrare diffidente; se lo fai troppo tardi, potresti trovarti con i tempi stretti e poca possibilità di scelta.
Il consiglio è: quando un potenziale inquilino si mostra interessato e chiede di “bloccare” la casa, è il momento di dire:
“Perfetto, per procedere avrei bisogno di qualche referenza, così possiamo formalizzare con tranquillità.”
Come formulare la richiesta in modo naturale
Il segreto è usare un linguaggio chiaro e cordiale, evitando frasi che possano sembrare inquisitorie.
Puoi spiegare che si tratta di un passaggio standard, utile a tutelare entrambe le parti.
Esempio di frase diretta ma gentile:
“Come prassi, prima di confermare l’affitto chiedo sempre delle referenze o una prova di reddito. È solo per avere la certezza che possiamo procedere serenamente.”
Questo approccio mette subito in chiaro le cose e riduce eventuali imbarazzi.
Quali referenze chiedere (senza esagerare)
Qui è importante trovare un equilibrio: troppe richieste possono scoraggiare, troppo poche possono lasciare dubbi.
In genere, due elementi sono sufficienti per avere un quadro chiaro:
- Prova di reddito: buste paga, contratto di lavoro o dichiarazione dei redditi.
- Contatto del precedente locatore o di un garante.
Puoi anche accettare una lettera del datore di lavoro o un’autocertificazione, se la situazione lo richiede.
L’importante è che tu senta di avere informazioni solide.
Come verificare le referenze ricevute
Ricevere un documento è il primo passo, ma serve anche un controllo minimo.
Se ti forniscono il numero del precedente proprietario, una breve telefonata può chiarire molti aspetti: puntualità nei pagamenti, rispetto dell’immobile, rapporti con i vicini.
Un consiglio: fai domande aperte, come
“Come si è trovato con questa persona come inquilino?”
e non solo “Ha pagato sempre?”.
Questo ti darà un quadro più completo.
La questione della privacy
Chiedere referenze significa anche trattare dati personali.
In Italia, il GDPR stabilisce che queste informazioni vanno raccolte e conservate in modo sicuro, e solo per il tempo necessario alla conclusione del contratto.
Non servono procedure complesse, ma un minimo di attenzione sì: evita di lasciare documenti in giro o di condividerli con terzi senza motivo.
E se l’inquilino non ha referenze?
Può capitare, ad esempio, con studenti, lavoratori appena arrivati in città o persone che hanno sempre vissuto in casa di famiglia.
In questi casi, invece di scartare subito la candidatura, puoi valutare alternative: un garante, un deposito cauzionale più alto o un periodo di prova con contratto breve.
La chiave è mantenere la flessibilità, senza rinunciare alla sicurezza.
Il ruolo dell’agenzia immobiliare
Se ti affidi a un’agenzia, sarà spesso l’agente a chiedere le referenze per tuo conto.
Questo può semplificarti la vita, ma non significa che tu debba disinteressarti. Chiedi sempre di vedere o almeno di avere conferma delle informazioni raccolte, così da sentirti tranquillo.
Errori da evitare quando chiedi le referenze
Nella mia esperienza, i più comuni sono:
- Chiedere troppe informazioni non pertinenti
- Essere vaghi sulla tipologia di referenze richieste
- Non verificare le informazioni ricevute
- Aspettare l’ultimo momento, quando l’urgenza gioca a sfavore
Evitando questi scivoloni, aumenterai la probabilità di trovare un inquilino affidabile senza tensioni inutili.
Un esempio di richiesta scritta
Ecco un modello semplice da usare via mail o messaggio:
“Buongiorno [Nome], grazie per l’interesse per l’appartamento. Per procedere con la conferma dell’affitto, avrei bisogno di una referenza da parte del precedente locatore o del datore di lavoro, e di una prova di reddito (ad esempio busta paga o contratto). Si tratta di una prassi standard per garantire tranquillità a entrambe le parti. Attendo il materiale per poter andare avanti. Grazie!”
Corto, chiaro e senza fronzoli.
Conclusioni
Chiedere le referenze per un affitto non è una mancanza di fiducia, ma una scelta di buon senso.
Con il giusto approccio, puoi ottenere le informazioni di cui hai bisogno senza creare tensioni o imbarazzi.
Il segreto sta nell’essere chiari fin dall’inizio, chiedere solo ciò che serve e gestire i dati con rispetto.