La devo smettere di girare per la rete sbirciando cosa succede negli altri siti, poi finisce che inciampo in cose irresistibili, e io, come quel tale più famoso di me, resisto a tutto meno che alle tentazioni. D’accordo, spiego. Nel mio navigare quotidiano non manca mai una sosta nel blog Di David Lebovitz, chef, pasticcere, fotografo, scrittore americano, capace di meraviglie come questo pane al cioccolato. Appena visto, senza pensarci due volte, sono uscita e ho comprato tutto il necessario.
Ero troppo curiosa, di cosa sa un pane al cioccolato? E con cosa si può accompagnare? Dopo qualche ora avevo le risposte. Nonostante il cioccolato (e lo zucchero) è un pane neutro, ci credereste?
Si può utilizzare in vari modi, leggermente tostato per accompagnare certi formaggi; a colazione con le marmellate di fragole o meglio di amarene; chi ama il latte caldo lo può inzuppare.
Ingredienti
180 ml di latte
1 bustina di lievito di birra liofilizzato
75 gr di zucchero
55 gr di burro salato
85 gr di cioccolato fondente tagliato grossolanamente
1 uovo grande
1 stecca di vaniglia
280 gr di farina per pane (io ho usato la numero1, ma va bene anche la manitoba)
80 gr di frutta secca tostata a scelta (io ho usato mandorle e nocciole)
70 gr di cacao amaro in polvere
1 caffè istantaneo che io non ho aggiunto
Preparazione
Scaldo appena il latte e lo unisco al lievito con un cucchiaino di zucchero, lascio riposare per 10 minuti.
Mentre il lievito si attiva, fondo a bagno maria la polvere di cacao con il burro, una volta sciolto, gli aggiungo lo zucchero, la vaniglia e il sale (io ho adoperato un burro non salato e quindi ho aggiunto un cucchiaino in più di sale).
Metto in una ciotola capiente la farina, aggiungo il composto fatto in precedenza, impasto aiutandomi con il liquido del latte e il lievito che, nel frattempo ha fatto tante bolle.
Impasto energicamente per una decina di minuti, tutta salute per i miei bicipiti.
Lascio l’impasto a lievitare per un paio d’ore, coperto.
Taglio grossolanamente il cioccolato e la frutta secca. Dopo due ore, il volume dell’impasto è raddoppiato, lo sgonfio e lo rimpasto a pieghe preda di un attacco di “Boncitudine”.
Allungo l’impasto e lo ripiego su se stesso per alcuni minuti. A questo punto unisco frutta e cioccolato, ripiego ancora qualche volta in modo che i pezzetti vengano incorporati nell’impasto, e metto il tutto in una teglia imburrata. In questo caso ho scelto una forma a ciambella.
Lascio lievitare di nuovo per quasi due ore e poi ho infornato a 170° per 45 minuti.